ll ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in attuazione della Legge quadro per il “Made in Italy” (n. 206/2023), al fine di favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto − di concerto con i ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze − ha adottato il decreto interministeriale che istituisce un fondo per l’erogazione dei contributi finalizzato alla sostituzione e alla rottamazione dei motori endotermici delle imbarcazioni, alimentati da carburanti fossili, con motori elettrici, nonché l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’installazione nelle unità da diporto.
Alla misura sono destinati 3 milioni di euro per l’anno 2024.
Assonautica Italiana da tempo sta seguendo l’iter per l’adozione per rendere la nautica sempre più sostenibile. “ Siamo soddisfatti per essere arrivati a questo ulteriore risultato. Nelle sedi opportune abbiamo evidenziato l’esigenza di destinare ulteriori risorse per accompagnare la rottamazione/ sostituzione dei motori endotermici delle imbarcazioni. E’ un ulteriore passo per accompagnare una giusta e progressiva transizione sostenibile dell’economia del mare nazionale. Il Ministro Urso, da sempre sta sostenendo in modo credibile ed equilibrato, queste azioni rivolte alla blue economy insieme al Ministro Musumeci e in concerto con i ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze” ha commentato il Presidente di Assonautica Italiana Giovanni Acampora.
In particolare, si tratta di una grande opportunità per la città storica di Venezia che necessita di un cambiamento del parco mezzi a favore di propulsioni ecologiche, per una riduzione dell’ inquinamento dell’aria, dell’acqua e acustico. L’adozione di questo decreto si tratta quindi di una vittoria, perché ha recepito le misure richieste da Assonautica Italiana agli ultimi tre governi dal Salone Nautico di Venezia.
“Come Assonautica Venezia – Camera di Commercio Venezia Rovigo abbiamo iniziato ad occuparci di mobilità acquea sostenibile ancora nel 2003 – spiega il Presidente di Assonautica di Venezia e vice presidente nazionale con delega alla sostenibilità Marino Masiero – proprio per la delicata situazione della città lagunare, dove tutto viene trasportato per via acquea. L’obiettivo, condiviso anche dal Comune, è quello di creare nella città storica una zona a traffico limitato dove potranno circolare unicamente imbarcazioni a propulsione elettrica, ma i costi non possono ricadere solo sulle imprese. Per questo abbiamo richiesto più volte al governo la necessità di avere degli incentivi, e questo è un primo importante passo verso il cambiamento.”
Al fine di accedere ai contributi, i soggetti beneficiari potranno presentare una sola domanda di agevolazione che potrà riguardare l’acquisto di un massimo di due motori elettrici, nel caso in cui il richiedente sia una persona fisica, e più motori nel caso in cui il richiedente sia un’impresa proprietaria di unità da diporto utilizzate per fini commerciali, scopi sportivi e sociali.
Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, prevedono un importo concedibile fino a 8.000 euro nel caso di persona fisica e fino a 50.000 euro nel caso di impresa.
Fermi i limiti soggettivi imposti, il contributo per ogni singolo motore elettrico fuoribordo dotato di batteria integrata di potenza non inferiore a 0,5 Kw e fino a 12 Kw, è di 2.000 euro mentre per quelli fuoribordo con batteria esterna, entrobordo, entrofuoribordo o POD di propulsione è di 10.000 euro.
Con successivo provvedimento direttoriale saranno stabilite modalità e termini di presentazione delle istanze.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si avvarrà della collaborazione di Invitalia per la gestione della misura.