
“Contiamo di varare la riforma dei porti entro l’anno, il ministro Salvini ci sta lavorando insieme al viceministro Rixi. Una riforma che prevede un coordinamento generale, forse affidato a una agenzia o a una società, valuteremo se pubblica, privata o mista, e poi l’autonomia di ogni struttura portuale affinché possa assecondare al meglio le esigenze specifiche”. Così il ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare Nello Musumeci intervenendo al ‘Forum in Masseria’ a Saturnia.
“Quando parliamo di riforma dei porti dobbiamo tenere conto che serve una legge organica – ha aggiunto – Noi crediamo che lo Stato deve dare le linee generali, deve coordinare le iniziative delle singole Autorità di sistema, oggi in Italia sono 16, e poi ognuna opera a secondo delle vocazioni e delle competenze”. In Italia, ha poi aggiunto il ministro, “abbiamo circa 157mila posti barca e ne servirebbero altri 50mila: non riusciamo a soddisfare la domanda che arriva soprattutto da un’utenza straniera. E il motivo per cui non riusciamo a creare nuovi posti barca è che la normativa, spesso quella regionale, polverizzata e frammentata, non consente una pianificazione unitaria. E questo è uno dei temi di cui dobbiamo occuparci con la riforma dei porti. Abbiamo bisogno di nuovi posti barca, di porti turistici o di spazi nei porti generali. E dove le condizioni paesaggistiche non dovessero consentirlo, sarebbe sufficiente predisporre degli approdi. Non possiamo rinunciare ogni anno a decine di migliaia di turisti. E’ un tema sul quale stiamo lavorando per recuperare tantissimi decenni”.
Fonte: Adnkronos